Riproduzione

Premessa

Quanto segue in tema di riproduzione si riferisce ai Forpus Coelestis, Conspicillatus Conspicillatus e Passerinus Passerinus questi sono pappagalli che possono dare grandi soddisfazioni anche ad allevatori neofiti, si riproducono infatti con una relativa semplicità, e sono generalmente ottimi allevatori che riescono ad allevare senza grossi problemi anche un numero elevato di pullus.

Abbiamo riprodotto un minor numero di coppie di Conspicillatus e Passerinus rispetto ai Coelestis, ma allo stato non abbiamo nessun elemento per sostenere che una di queste specie sia più facilmente riproducibile delle altre. I Passerinus e Conspicillatus risultano rispetto ai Coelestis, più docili verso i simili e verso la prole per cui non abbiamo mai rilevato esempi di violenza grave sulla prole o sull’altro membro della coppia (al massimo è stata tolta qualche piuma dallo scalpo del compagno).

Quanto precedentemente detto non deve però generare la falsa convinzione che sia sufficiente mettere insieme due esemplari di sesso diverso sessualmente maturi per ottenerne la riproduzione, tanti sono gli ostacoli che si possono interporre sulla strada della riproduzione e a volte anche dopo aver avuto il lieto evento delle nascite si può registrare qualche giorno dopo la cogente delusione della morte infantile dei pullus. Ma con un po’ di fortuna non è neanche inusuale ottenere degli eccellenti risultati. Siamo del parere però, che la fortuna vada aiutata, per cui ci sono una serie di accorgimenti che crediamo possano essere utili per chi si cimenta con la riproduzione dei Forpus.

Scelta dei riproduttori

La prima è più banale cosa da fare è quella di essere certi di acquistare un maschio è una femmina, la cosa è abbastanza banale perché il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente in tutte le specie di forpus comunemente allevata, eccezion fatta per gli esemplari nella mutazione albino (blu + NLS Ino), ed in alcuni particolari alri casi. La seconda cosa da fare è quella di acquistare degli esemplari in buone condizioni di salute (o meglio di salute apparente), meglio scartare uccelli con un piumaggio che non sia in un buono stato e uccelli che stanno più o meno immobili in un lato della gabbia e uccelli in cui siano visibili traccie di feci tra le piume in prossimità della vescica. Si consiglia di non accoppiare soggetti con un forte legame di consanguineità, e quindi preferibile acquistare da chi è in grado di darci questo tipo di garanzia. E consigliabile non accoppiare soggetti in muta e soggetti troppo giovani.

Maturità per la riproduzione

I Forpus (Coelestis, Conspicillatus, Passerinus e Xantopterygius) raggiungono la maturità sessuale intorno all’anno di età, ma in alcuni casi questo può accadere anche a 6 mesi, noi suggeriamo di accoppiare soggetti che abbiano almeno 15 mesi di vita.

Nido

Per stimolare la riproduzione è necessario dotare la coppia di un nido, e isolarla in una gabbia o voliera, possono anche sentire altre coppie ma noi facciamo in modo che la loro visuale non si incroci con altri simili o animali. I Forpus infatti sono particolarmente aggressivi nel periodo che precede la riproduzione per cui la riproduzione in colonia è fortemente sconsigliata.

Per quanto riguarda la scelta del nido, si consigliano nidi in legno a cassetta indifferentemente a sviluppo orizzontale o verticale (non c'è necessita della doppia camera) ma che abbiano una superficie della base di almeno 170 cm quadrati e uno dei due lati della base lungo almeno 15 cm, questo per evitare problemi di sovra affollamento del nido. Noi mettiamo nel nido un leggero strato di trucioli per conigli, possono essere utilizzati anche altri materiali, comunque non è opportuno eccedere nelle quantità. Importante e che il nido abbia una zona concava ben delimitata che consenta di tenere le uova ben raggruppate, sono sconsigliabili nidi con intera superficie piatta.

A volte capita che uno dei due esemplari (tipicamente il maschio) sia pronto ad accoppiarsi e l’altro no, possono sorgere delle dispute letali anche tra coppie affittate di lungo corso, la regola è sempre di separare gli esemplari quando si incominciano a verificare delle schermaglie un po’ troppo accese.

Periodo riproduttivo

Come per tanti altri uccelli, sono condizioni importanti, il clima (non freddo ma nemmeno troppo caldo), la lunghezza delle giornate e l’abbondanza del cibo. Il periodo più indicato è dunque la primavera, dalla fine di marzo a giugno e l’autunno, da settembre a ottobre. Se però si alleva in dei locali al chiuso, le condizioni ideali possono artificialmente essere riprodotte durante tutto l’anno. Consigliamo la riproduzione, un massimo di due volte durante l’anno per evitare troppo stress e affaticamento alle femmine.

Corteggiamento e accoppiamento

Mettere il nido a disposizione è il segnale che fa partire lo stimolo riproduttivo (anche se a volte si accoppiano anche senza avere il nido a disposizione). Le coppie affiatate, in tempi brevi perlustrano il nido, normalmente è il maschio il primo, immediatamente seguito dalla femmina, dopo di che inizierà il vivace corteggiamento del maschio cha a volte può essere anche violento, specie se non gradito dalla femmina. La deposizione avviene alcuni giorni dopo l’accoppiamento (normalmente almeno 10 dal primo accoppiamento), vengono deposte dalle 4 alle 10 uova con una media di 5/6 uova, le uova vengono generalmente deposte a giorni alterni e covate a partire dalla deposizione del secondo uovo. In realtà ci è capitato di vedere uova deposte giornalmente o con cadenza di 5 giorni. La schiusa avviene di norma 21 giorni dalla deposizione.

Anello

L’anello va posto a partire dal 8 giorno di vita, noi generalmente lo mettiamo intorno al 10° giorno di vita, ma dipende dalla mole dei pullus, per cui è necessaria una certa esperienza per evitare di trovarsi a provare ad inanellare dei pullus quando ormai è troppo tardi. L’ideale è avere anche qualche anello di una taglia leggermente più grande rispetto a quello normalmente utilizzato, così se ci si rende conto che l’anello consigliato non entra perché l’uccello è cresciuto troppo e non si è intervenuti in tempo si può sempre tentare di mettere quello più grande che risulterà comunque inamovibile.

Svezzamento

I piccoli sono completamente impiumati ed effettuano le prime escursioni fuori dal nido intorno ad 1 mese di vita (o poco più), questa fase è particolarmente delicata in quanto spesso dopo qualche tempo vengono presi di mira dal padre, specialmente i giovani maschi, bisogna avere un buon tempismo nel separarli dai genitori. Qualora non siano ancora capaci di nutrirsi ma subiscano delle pericolose aggressioni da parte del padre, la soluzione può essere quella di isolare il padre sino a quando non siano totalmente svezzati. Normalmente, dopo 10/20 giorni dall’abbandono del nido e intorno ai 2 mesi di età i Forpus sono indipendenti.

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